“Tra le mie allieve c’è una ragazzina di prima media affetta da una malattia rara. M. ha uno sviluppo cognitivo pari a una bambina di due anni, non parla e anche se corre, ha difficoltà in ambito motorio e fatica molto a piegare le gambe. E’ una bambina socievole e benvoluta dai compagni ma i Longevity, come hanno potuto osservare anche le insegnanti di sostegno e l’operatrice che la segue, hanno aumentato la sua capacità di socializzazione, il rispetto delle regole e hanno avuto soprattutto un effetto tranquillizzante. Ce n’è uno in particolare che è il suo preferito perché riesce ad eseguire il movimento con facilità. La famiglia ha riferito che lo ripete molto spesso anche a casa. Con un altro esercizio che ama molto riesce immediatamente a rilassarsi e che spesso cambia la giornata.
Ci sono state volte in cui si prospettavano mattinate molto difficili perché arrivava a scuola molto agitata ma dopo soli dieci minuti di Longevity il suo umore cambiava repentinamente. Altro elemento che ha notato l’operatrice è che dopo pochi minuti di pratica M., sentiva lo stimolo ad andare in bagno e lo comunicava, cosa assolutamente nuova per lei in quanto non ha ancora acquisito del tutto il controllo sfinterico”.
Anno scolastico 2016-2017 – Insegnante italiano e storia scuola media di I grado